Musica techno

La techno è un genere musicale appartenente alla electronic dance music (EDM) ed è a sua volta è diviso in innumerevoli sottogeneri, a seconda di caratteristiche di tipo ritmico, melodico, sonoro.

Storia.

Le origini del nome sono da ricercarsi a Detroit e a Berlino, agli inizi degli anni '80. La Detroit techno è tuttora un genere molto apprezzato, ai cui fondatori la scena attuale deve tutta la sua esistenza: Derrick May, Juan Atkins e Kevin Saunderson fra tutti e nella seconda ondata Jeff Mills, Carl Craig e Richie Hawtin. "Techno" è l'abbreviazione di "technologic", in quanto trattasi di musica che fa dell'utilizzo di strumenti tecnologici una peculiarità principale.
La differenza sostanziale tra techno e house è che mentre techno definisce un genere da ballo la cui eredità musicale va a ricercarsi nei Kraftwerk ed in altre realtà musicali europee legate in qualche modo al rock, con la caratteristica dell'utilizzo di suono sintetico, house definisce invece quella musica che nasce invece dal matrimonio tra drum machines e campionamenti di dischi già incisi appartenenti alla scena disco / latina/ black. Questa differenza è l'unica riscontrabile tra quelle che dividono il mondo di techno e house insieme a quella geografica, connotata dall'appartenenza alla scene musicale di Detroit e Chicago a cavallo dei primi anni '80. In questo aspetto la storia non è priva di aneddoti, primo su tutti quando, durante uno dei famosi incontri di baseball tra Detroit e Chicago i sostenitori della techno bruciarono tonnellate di vecchi vinili disco al grido di "Disco Sucks".
Negli anni '90 quando la musica elettronica da ballo arriva in Europa con il fenomeno londinese della acid house, quello della hardcore in Olanda, la progressive in italia, e quando dagli Stati Uniti cominciano ad arrivare produzioni da ballo molto morbide e di chiara matrice funk, il nome techno viene usato per definire, rispetto a quello di house, produzioni più aggressive, in linea con la produzione di etichette come la belga Bonzai, che fa da padrone della scena per tutti i primi anni novanta.
Bisognerà aspettare la fine degli anni Novanta, quando le produzioni dance più dure cominceranno ad essere chiamate tramite definizioni di sottocategoria e solo allora techno ritorna la definizione usata per definire la musica elettronica da ballo totalmente indipendente dalle scene musicali black come il funk o la disco, esattamente come si definiva la scena madre della Detroit anni Ottanta. Con i Prodigy, band inglese che si impone sul mercato globale come vera e propria band techno tra il 1994 ed il 1998, i critici musicali dell'ambito rock realizzano quanto forte sia il legame tra questa musica e la loro e cercano di appropriarsi intellettualmente della techno coniando, per esempio, il termine post-rock, termine nel quale rientrano band quasi esclusivamente techno come i Prodigy, Chemical Brothers ed altre.
D'altro canto, ciò che per le masse divide, nel corso degli Novanta, la matrice techno da quella di house è il fattore di appartenenza al club piuttosto che al rave party. Non è un caso che le produzioni che vantano la nascita della scena rave acid house vengono generalmente catalogate nella storia della musica techno e non della musica house. Allo stesso modo, band di musica elettronica come i Prodigy, vengono fuori dalla scena techno in quanto star dei rave parties inglesi. Il legame tra la definizione di techno e il rave è ormai indissolubile: alla fine degli anni 2000, pertanto, non si parla più di musica techno in discoteca a meno che non vi sia un forte collegamento tra il dj e le origini del genere musicale, ad esempio Jeff Mills o altri dj che per storia e appartenenza musicale riprendono la scena della Detroit degli anni Ottanta.

I fondatori.

La musica techno fu fondata da Derrick May, Juan Atkins e Kevin Saunderson.
Dei tre, Juan Atkins fu il primo ad entrare in contatto con la musica, con il gruppo Cybotron. Il primo brano dei Cybotron, "Alleys of your mind" uscì nel 1981, si tratta di una traccia con impostazione electro influenzata dal synth-pop europeo.
Juan Atkins e Rick Davis erano infatuati dalle teorie del sociologo, futurologo, Alvin Toffler, in particolare nelle teorie del Toffler, esposte nel libro: La terza ondata. Il duo dei Cybotron erano affascinati dalle dichiarazioni del Toffler laddove sosteneva che il futuro sarebbe appartenuto ai "tecno-rinnegati della società": ribelli capaci di asservire la società ai propri scopi. Queste tematiche sono riprese nel primo Album dei Cybotron: "Enter" del 1983, in cui sono inclusi i brani: Clear, Cosmic Cars. Subito dopo l'uscita dell'Album, il gruppo fa uscire un 12' pollici dal titolo evocativo, Techno city.
Rick Davis decide di far entrare nei Cybotron un chitarrista tale John Howesley che Davis  ribattezzò John 5, per una svolta rock della band. A questo punto, Juan Atkins, affascinato dalle strumentazioni elettroniche se ne andò e fondò la sua band personale ribattezzata da lui stesso: Model 500 e la sua etichetta discografica a sua volta ribattezzata: "Metroplex", con la quale registrò il brano che segnò la nascita della techno: "No UFO's".
Juan Atkins, conosce Derrick May e Kevin Saunderson i quali solidarizzano per le comuni preferenze musicali. Questo "bizzarro" trio di afroamericani che vivevano in un sobborgo di Detroit, amavano il suono europeo: dal synth-pop inglese dei Visage, Gary Numan, Human League ai teutonici Kraftwerk fino a gruppi italiani italo disco come Capricoro e Klein & M.B.O.
Su queste basi, il trio si divise in vari pseudonimi ed attività imprenditoriali: Derrick May fondò la Transmat records con la quale incise sotto pseudonimo di Rhythim Is Rhythim "Nude Photo" e la celebre "Strings Of Life"; Kevin Saunderson fondò la KMS Records e realizzò vari lavori con vari pseudonimi da Kreem a Reese & Santonio fino al progetto Inner City che rese famosa a livello mondiale la techno di Detroit con il brano "Big fun".
La definizione di musica techno venne ufficializzata nel 1988 dalla Virgin Records che decise d'interessarsi della musica house di Detroit, infatti fino ad allora, i brani della scena di Detroit erano catalogati "House". La prima stesura dell'album raccolta che poi divenne, Techno - The New Dance Sound Of Detroit, era in un primo momento, The House Sound of Detroit, ma Juan Atkins propose il titolo definitivo con l'appellativo "techno".
I media cominciarono ad interessarsi alla scena musicale techno di Detroit e in una intervista a Derrick May, egli propose la definizione di techno in una battuta: "Questa musica è come Detroit, uno sbaglio completo. È come George Clinton ed i Kraftwerk bloccati in un ascensore". Rilanciò Juan Atkins con la dichiarazione: "voglio che la mia musica suoni come due computer intercomunicanti, non voglio che sembri una band reale. Deve suonare come se l'avesse fatta un tecnico. Ecco cosa sono io: un tecnico con sentimenti umani".

Struttura.

Un brano techno è strutturato in maniera semplice.
Si tratta solitamente della sovrapposizione progressiva di loop della lunghezza di 1/2, 1, o 2 o più battute, generalmente seguendo numeri pari. Il numero delle battute che costituiscono il loop aumenta a seconda della complessità del brano ricercata dal compositore. È fondamentale la sezione percussiva: un suono basso sintetico che emula la grancassa di batteria tiene generalmente i tempi forti, suoni invece posti sulle frequenze medio-acute tengono i tempi deboli. Bisogna tuttavia stabilire di quale techno si sta parlando poiché se si considerano i primi brani catalogati con tale nome si tratta spesso di brani elettronici sintetici di diverse fattezze strutturali, spesso anche senza base percussiva.

Tratto da Wikipedia.